Le Castella
A circa 15 km dall'Hotel Villaggio S. Antonio si trova Le Castella, è la più imponente opera militare di tutto il meridione, eretta da architetti militari nel XV secolo, interamente circondato dal mare. L'imponente fortilizio di età aragonese, con rifacimenti ed addizioni seriori di Andrea Carafa, sec. XVI.
Aperti al pubblico: i Ruderi del complesso, con robusti fortilizi e torri cilindriche dei secc. XV-XVI. Più alta e meglio conservata, una bella torre circolare, con giro di caditoie, dominante l'assiepato gruppo di case che formano il borgo marinaro-turistico.
Il plurale Le Castella si può spiegare per il fatto che di fronte all'attuale Castello aragonese esistevano isolette fortificate; a testimoniare di ciò è il fondale marino, dove sono presenti dei resti di opere murarie.
La costruzione del "maniero cinquecentesco" era da poco ultimata quando il popolo castellese dovette affrontare un lungo assedio da parte del pirata Kheir.ed-Din, soprannominato il Barbarossa. La popolazione, allarmata ed atterrita, cercò rifugio nel Castello resistendo per otto giorni al violento assedio poi capitolò e subì un dannoso saccheggio: le case incendiate, molte persone persero la vita ed altre fatte prigioniere. Tra gli scavi fatti trasportati a Costantinopoli si trovò quel ragazzo di undici anni di nome Giovanni Dionigi Galeno, noto alla storia col nome di Uccialì.
Il corsaro Barbarossa giunto a Costantinopoli vendette a poco prezzo il ragazzo castellese al pirata Giafer, che lo destinò al remo. In più occasioni il giovane Dionigi diede prova di capacità di abile strategia navale tanto da entrare nelle grazie del padrone che lo destinò a posti di fiducia ed, perfino, a concedergli la libertà. Da questo momento cambiò il nome di Giovanni in quello di Kiligi-Alì per i musulmani ed in Uccialì per i cristiani.